UNITRE, OMAGGIO AL SUDAMERICA

Musica e danze argentine per la premiazione del concorso di poesia "Baderna"
che quest'anno ha incoronato Ivan Fedeli. Premio "Ferreri" ad Antonio Nesci

Martedi 16 Ottobre 2012CASTELSANGIOVANNI - La figura ingiustamente dimenticata di Marietta Baderna - la ballerina castellana "dei due mondi" fuggita in Brasile nei moti del 1848 - oggi sta riprendendo piede e la sua figura si sta sempre più riscoprendo: il merito è anche dell'Università delle Tre Età di Castelsangiovanni che ogni anno, gtazie alla vulcanica presidente Mariuccia Dallagiovanna, porta in giro per tutta l'Italia il nome di questo importantissimo personaggio castellano con il suo concorso di poesie dedicato proprio all'étoilè della Scala. E proprio con la musica e la danza sudamericana si è voluto omaggiare, domenica pomeriggio al Teatro Verdi, sia il personaggio "storico" che il numeroso pubblico accorso per le premiazioni del concorso letterario. Sul palco, la bravura travolgente dei maestri di tango argentino Alejandro Pereira e Vanesa Lamis di PIACETANGO e le ragazze della scuola "Fabbrica di danza"; ma anche l'ottimo supporto della fisarmonica di Mauro Rai e della chitarra di Lorenzo Cassi, che hanno regalato diversi brani del grande Astor Piazzola. Un ottimo contorno a suggello della cerimonia di premiazione che ha visto. al primo posto - tra i quasi 400 componimenti pervenuti analizzati dalla giuria - la poesia *Attese gioie del professore di lettere monzese Ivan Fedeli, dove lo sguardo di un figlio al padre si declina nell'immobilità estiva del tempo, facendo uso di un linguaggio semplice, svuotato di retorica. AI secondo posto è arrivata invece Daniela Raimondi (Varese) con la sua Sera dall'intimità di stampo neorealista, che ha preceduto la riflessione di un lutto in Come spero di te di Lucia Ingranata (Torino). Ma domenica è stata ricordata con commozione anche la poetessa castellana Anna Ferreri, cui è stato dedicato un premio speciale: ad avvicinarsi maggiormente ai versi intrisi di romanticismo della Ferreri è stato il modenese Antonio Nesci eon la poesia Sapevo di te. «In momenti difficili come questi, le attività dell'Università diventano fondamentali» ha detto il sindaco di castello Carlo Capelli, che non è voluto mancare all'appuntamento. «Ogni anno, gli ottimi programmi dell'Unitre dimostrano davvero che il sapere fine a se stesso non serve a niente se non va a sostenere la formazione "sociale" dell'individuo, qualunque età abbia». Ma la premiazione del concorso "Baderna" segna simbolicamente anche l'inizio di un nuovo anno accademico (il settimo) per l'Unitre: partiranno già in questi giorni i corsi che la presidente Dallagiovanna è riuscita a organizzare con l'aiuto di docenti qualificati. Tante le discipline coinvolte: dal punto di vista letterario, torna la piccola rassegna Dal romanzo al film e si approfondiranno testi come l'Antologia di Spoon River o la figura di Ulisse (da Omero a Joyce); ma si parlerà anche di medicina con A lezioni di benessere, di gemme (alla scoperta. dei diamanti e delle perle), ma anche del "bosone di Higgs" e le ultime scoperte scientifiche. Per quanto riguarda la storia e la filosofia, ci sarà un ampio focus sulla storia americana ma anche sulla via Francigena, sui castelli del piacentino e sulla vita contadina (con una visita al museo prèsso l'istituto "Raineri-Marcora" di Piacenza). Ma non mancherà neppure uno sguardo alla crisi economica e alla figura della donna, vista nell'ambito nelle religioni e in quello musicale (nel melodramma e "le donne di Giuseppe Verdi", in occasione del bicentenario della nascita).

Cristian Brusamonti

 

  *Attese gioie
(di lvan Fedeli)

Lo sguardo biondo sulle cose belle
sorridi mentre si allarga la vista
dei prati. E' questa la pace,
un'assenza
dal mondo abitato senza preavviso,
una minaccia di quiete assolata.
Scivola un'estate dura, s'attempa
nel vento promesso agli alberi e va
perdendosi tra voci e passi lenti
finché vuole. Un tempo così
da prendere
al volo contando le foglie, i volti
per strada, le storie nascoste,
chi viene chi sta lasciando di sé
un peso d'aria, una gloria sorpresa
in un attimo
prima di andare,
sentirsi in sospeso.

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